Si discute molto – e giustamente – sui pregiudizi che determinano un ridotto accesso delle ragazze a percorsi formativi di tipo tecnico-scientifico. Meno noto è però il problema speculare, e altrettanto grave, del ritardo dei ragazzi (maschi) nelle competenze linguistico-comunicative, oltre al loro più basso livello di istruzione. Come colmare questi divari di genere? E in che rapporto è questa situazione con le forme di marginalità economica e sociale, con le preferenze politiche e con i ruoli di genere nella società.