Lo sviluppo digitale, ed in particolare dell’Intelligenza Artificiale, abilitato dalla rivoluzione tecnologica dell’ultima decade, rischia di mettere in crisi il modello organizzativo e di lavoro che siamo abituati ad immaginare per le professioni tutte: contabili, economiche in generale, ma anche giuridiche ed industriali. Questa crisi necessita di un ripensamento nel quale l’Intelligenza Artificiale è sia causa sia soluzione. Bisogna far sì che l’uomo, centro imprescindibile di tale ripensamento, si muova verso attività ad alto valore aggiunto e lasci che sia la tecnologia a sollevarlo da attività ripetitive, alienanti o svilenti. Ciò non rappresenta solo un potenziale bacino di efficientamento della catena del valore, ma anche un aumento della qualità della vita del lavoratore ed un senso di compartecipazione che spesso manca!
Questo cambio di passo necessita però di un cambio di competenze, cambio di competenze che deve essere visto non come un fine ma come un mezzo, un viaggio nel quale cambia prima di tutto l’approccio.